Esperienze

Un aeroporto fa la differenza?

Il sogno di ogni viaggiatore che diventa realtà: un week-end a Parigi equivalente al costo di un A/R in treno regionale su tratta di 100 km. Alziamo insieme un calice alle compagnie aree low cost.

E allora tutti pronti: offerte, news letter, trolley dalle misure improbabili e via verso nuove avventure.

ma cosa succede quando si cambia la prospettiva da cui osservi la pista dell’aereoporto?

Succede che una domenica di mezzo autunno decidi di andare a fare un giro a Bergamo e senza volerlo ti ritrovi catapultato in una città che non ti aspettavi. Perchè quel numero spropositato di aerei che decollano dall’areoporto di Orio al Serio (a meno di 15 minuti dal centro cittadino in bicicletta – come recita un video promozionale del sito del turismo) scaricano un numero elevatissimo di viaggiatori che sognano noi: l’Italia, finalmente low cost.

E allora la città si trasforma in un caleidoscopico miscuglio di lingue e di viaggiatori mordi e fuggi che si arrampicano per i vicoli della città alta insieme all’inseparabile bagaglio a mano.

Esplorando Bergamo

Raggiungila in treno, se sei un viaggiatore da breve distanza, e lasciati tentare da una piacevole camminata fino alla Città Alta. Il fascino è di quelli intramontabili: dalle mura venete patrimonio dell’UNESCO, passando per la Rocca fino alla piazza Vecchia con l’alta torre, perchè la parola d’ordine dalla Città Alta è: una vista magnifica! E poi in Piazza Duomo inebriandosi fra le tele preziose intrise dell’aroma d’incenso.

Poi perditi, almeno un po’. Esci dal flusso ininterrotto di lingue straniere e trolley. Esplora i vicoli vuoti e lasciati stupire da prospettive inedite.

E scendendo, se ami l’arte moderna o contemporanea, lascia un tempo per l’Accademia Carrara o per il GAMeC. E dopo non correre in stazione perchè anche la Città Bassa merita più di un sguardo veloce.

 

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Nota a margine: pranzo al polentone un chiosco senza fronzoli nella città alta. La polenta è buona, le porzioni abbondanti e i condimenti succulenti. Dopo una porzione è obbligatorio fare di corsa il giro completo delle mura venete.

 

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