Suggestioni

Con o senza la criniera: Brescia e le dieci giornate

E’ il 23 marzo del 1849, immagino fosse un bel giorno di inzio primavera. Un cartello affisso da ignoti chiedeva al popolo di riunirsi davanti alla Loggia alle ore 11.

 

L’inizio delle Dieci Giornate di Brescia è la rivolta della popolazione ad una richiesta vissuta come una grave ingiustizia: quella di saldare un’imposta agli austriaci di 130.000 mila lire. E’ una scusa, la verità è che i bresciani vogliono prendersi la loro libertà.

 

I versi conosciuti sono quelli di Carducci anche se l’appellativo di Leonessa d’Italia Brescia lo deve ad un altro poeta: Aleardo Aleardi che a memoria di quelle insanguinate giornate immaginò la città come il forte e combattivo felino.

Percorrere camminando le Dieci Giornate significa fare un viaggio nella storia di una città, nella vita di quei giovani che hanno combattuto da veri eroi, per ideali importanti, scritti a caratteri maiuscoli, per qualcosa che per molti di noi è scontata: la libertà da un governo straniero.

Visita guidata nei luoghi delle Dieci Giornate

seguendo le impronte di chi in quei giorni ha contribuito a costruire la nostra storia. Immaginerai di essere un giovane bresciano e come lui ti muoverai da Piazza della Loggia dove ebbe inizio l’insurezzione, al Teatro Grande sede del primo comitato di pubblica difesa, fino alle barricate di Torrelunga dove hai combattuto davvero e al Castello dalle cui mura la iena, il maresciallo Haynau, ordinò la resa incondizionata a cui anche tu rispondesti un secco no.

 

Perchè sono storie epiche quelle delle persone i cui nomi sono scritti su lapidi che difficilmente leggiamo quando camminiamo per strada. Non si tratta di supereroi ma di persone comuni: cucitrice, orefice, falegname, tornitore, maestro elementare, frate, tintore, oste, madre di famiglia, studente.

 

Persone comuni che in un momento storico particolare hanno compiuto una scelta. Non siamo noi a decidere in quale momento storico nascere, ma possiamo decidere come vivere nel nostro tempo.

Questo è un itinerario della memoria in cui i luoghi raccontano storie per aiutarci a non dimenticare da dove veniamo.

 

Come fai a partecipare?

Su richiesta per gruppi, oppure controlla se la data è fissata in calendario o prenota dagli itinerari.

 

Nota a margine: anche se nello stemma cittadino il felino è dotato di criniera quindi chiaramente maschio Brescia è leonessa.

 

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