Esperienze

Connessioni #2. L’area sacra della Pieve di Sant’Andrea a Iseo e Brescia

Quando raggiungi l’area sacra della Pieve di Sant’Andrea a Iseo lo senti subito che sei arrivato in un luogo speciale dall’atmosfera antica e suggestiva.

Uno spazio unico perché attorno al sagrato c’è tutta la storia di Iseo dalle sue origini anche se si trova in un angolo un po’ nascosto non proprio sulle sponde del lago.

Una passeggiata come una caccia al tesoro

E mentre passeggi assorto nelle tue riflessioni guardi in alto e… ti accorgi che quel tipo particolare di campanile l’hai già visto da qualche parte e non durante l’ultima vacanza in Trentino dove ce ne sono molti fatti così, ma proprio in città, a Brescia, in centro.

 

E allora ti ricordi che anche questo è un campanile che se ne sta nascosto, un po’ timido che non ama farsi vedere e che se vuoi ammirarlo devi andarlo a cercare.

Lo sguardo allora si abbassa e incroci la torre campanaria in tutta la sua maestosità e pensi all’ultima volta che sei entrato nel Duomo Vecchio di Brescia. Proprio lì, nel transetto destro dove girando la testa hai visto la tela dipinta dal Maffei.

E lì hai visto bene che anche la Rotonda aveva una torre proprio come questa pieve, solo che a Brescia è crollata nel 1704. Da sola.

E quando sei entrato in uno degli altari hai scoperto un segno che avevi già visto… La firma nascosta di una grande famiglia di artisti che lavoravano la pietra, proprio in un altare della chiesa di Santa Maria del Carmine.

 

Poi, prima di entrare ad ammirare l’affresco della Danza Macabra ti sei girato e sorridendo hai visto il nome della via. E sei tornato in Castello a Brescia ricordandoti dove esce la Porta del Soccorso e il suo significato.

Nota a margine:  la storia di un luogo è cosparsa di indizi, piccole briciole che raccontano storie. A me piace cercarle, scoprendo affinità fra luoghi diversi e come in un puzzle far combaciare i diversi pezzi.

 

Potrebbe interessarti anche...

Nessun commento

    Lascia un commento