Suggestioni

Art. 11 della Costituzione Italiana: l’Italia ripudia la guerra

ecco perché fare una visita guidata al Museo delle Armi “Luigi Marzoli“.

Nel 1482 Leonardo da Vinci lascerà Firenze per andare nella Milano di Ludovico Sforza. Nella sua lettera di assunzione, in dieci punti, solo alla fine si dichiarerà capace in tempo di pace di realizzare opere scultore e pittoriche di qualsiasi tipo.

Nei 9 punti precedenti per rendersi attraente agli occhi del nuovo signore si venderà, senza inganno, come abilissimo costruttore di armi di attacco e difesa.

Che ci si creda o meno ma è esattamente dalla nascita delle società complesse – III millennio a.c., che la guerra si struttura come strumento di controllo ed espansione. E per fare la guerra servono le armi.

Questo è il motivo per cui dal tempo degli specchi di Archimede ad oggi il binomio tecnologia e produzione di armi è assolutamente indivisibileE al fianco dell’invenzione bellica cammina l’arte con cui le armi si realizzano.

 

Il Cavalier Luigi Marzoli però non produceva armi,

era un imprenditore di macchine tessili. Le armi antiche però le collezionava.

E di ogni pezzo, soprattutto di quelli di produzione locale, era fiero ed orgoglioso: dei dettagli e dei particolari che avevano richiesto per la loro realizzazione importanti abilità artigiane.

Brescia quelle abilità ce le racconta attraverso la storia del suo territorio e del suo sviluppo industriale. Il comparto della produzione delle armi è anche oggi un segmento importante che ci aiuta a comprendere la città è oggi.

 

Visitare un Museo delle Armi non vuol dire essere favorevoli alla guerra, vuol dire curiosare nelle pieghe della storia e dell’arte da un’angolazione diversa.

Scoprendo che in realtà le donne erano abili guerriere o che anche i contadini con i loro attrezzi da lavoro hanno contribuito allo sviluppo dell’ingegneria bellica.

Ma la parte più divertente è quando ci troviamo davanti al ponte levatoio di castello e ad un cavaliere in armatura lucente che torniamo tutti bambini con solo tanta voglia di stupirci e giocare.

 

 

 

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