Se arrivi a Brescia da nord, dalla Val Trompia, ti imbatti subito in un quartiere speciale. E’ il quartiere del Carmine.
E’ la bellissima chiesa completata nel quattrocento che da il nome all’abitato, un quartiere nato periferico, rispetto al primo nucleo della città di Brixia. Non ci abitavano i signori, ci abitavano i mercanti, i commercianti, i negozianti.
Ci viveva l’anima pulsante della città. Quella che produceva, che vendeva, che urlava da un lato all’altro del fiume per farsi sentire.
Durante questo itinerario i tuoi piedi cammineranno lungo i fiumi dove si conciavano le pelli, i tuoi occhi leggeranno nelle architetture delle case le storie dei mestieri, le tue orecchie ascolteranno le voci dei mercanti e il silenzio dei luoghi sacri abitati dai santi che li proteggevano.
visita guidata attraverso le vie del quartiere
toccando alcuni monumenti particolarmente interessanti come la Torre della Pallata e il Palazzo delle Mercanzie, cui sono legati anedotti curiosi,
e alcune delle chiese più significative della città come la chiesa di San Giovanni Evangelista che ospita la Cappella del Santissimo Sacramento, magico luogo di incontro | scontro fra i due massimi esponenti del rinascimento bresciano: Moretto e Romanino.
Nei secoli il quartiere del Carmine è stato oggetto di molteplici interventi: ristrutturazioni, sventramenti, riqualificazioni,
oggi il quartiere non ha perso la sua anima più vera, è ancora un luogo dove la vita è vissuta fuori, sulle strade, dove le persone si incontrano, forse a volte si scontrano; ma dove nascono idee e molti pensieri si fanno azioni.
Ci sono diversi gruppi, associazioni e giovani artigiani che con le loro iniziative e laboratori riempiono ancora le vie del Carmine insieme ai colorati negozi etnici.
Un quartiere importante per la storia della città, un quartiere tutto da scoprire.
come fai a partecipare?
su richiesta per gruppi, o controlla se è già disponibile una data sul calendario o negli itinerari
Nota a margine: il titolo di questo itinerario riporta le parole esatte con cui mio suocero ha terminato uno dei suoi racconti sul quartiere del Carmine dove è nato e cresciuto. Grazie Ernesto.
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